Il metodo di studio Cornell

Un metodo per lo studio e la revisione degli appunti

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Il Metodo Cornell

Ideato quasi 80 anni fa dal prof. Walter Pauk della Cornell University di New York, il metodo Cornell è un sistema efficace per prendere appunti.

  • Nonostante la sua semplicità – alla fine si tratta di un foglio diviso in 3 parti – il metodo Cornell ti permette di seguire una lezione, una conferenza, una riunione di lavoro:

  • Mantenendo la concentrazione ai massimi livelli;

  • Aumentando comprensione e coinvolgimento;

  • Fornendo materiale di sudio chiaro e ordinato, pronto (o quasi) per essere memorizzato

Vediamo innanzi tutto, che cosa non funziona nella maniera in cui, normalmente, si prendono gli appunti.

Metodo tradizionale vs Metodo Cornell

  • La maggior parte delle persone, quando prende appunti, si limita a cercare di trascrivere le informazioni input che riceve.

  • Si ascolta passivamente, ed altrettanto passivamente si trasferiscono sul quaderno quello che si ascolta.

  • Nel farlo, il cervello lavora in modo poco efficiente.

  • La concentrazione si abbassa, subentra la noia e ovviamente la qualità totale del lavoro cerebrale crolla.

  • Il flusso di informazioni rimane a uno stato di analisi e manipolazione superficiale: quello in cui ci si limita a trasformare i suoni in parole di senso compiuto e a metterle su carta.

  • Se poi, mentre si ascolta, ci si preoccupa soprattutto di trascrivere tutto, ciò non fa altro che aggiungere inefficienza a inefficienza.

    • Non rimane tempo per pensare, e quindi scompare ogni coinvolgimento intellettuale rispetto a quello che si ascolta.

    • Poiché è difficile scrivere tutto, il livello di attenzione e comprensione si abbassa ulteriormente: Si è infatti troppo impegnati a non farsi sfuggire neanche una parola.

    • Si ha solo l’illusione di ascoltare; ma in realtà si sta lavorando più o meno come un registratore, ma non altrettanto veloce.

  • Il metodo Cornell invece, prescrivendo delle regole precise di compilazione degli appunti, costringe ad intervenire, fin da subito, sulle informazioni che si ricevono.

In particolare, si tratta di:

  • Selezionare, secondo priorità, le informazioni che vengono date
  • Concettualizzarle
  • Comprimerle in maniera che siano più sintetiche
  • Organizzarle
  • Prepararle per un ripasso efficace

Q - Ma come funziona nella pratica?

Le tre sezioni del foglio nel Metodo Cornell

1. Sezione di destra degli appunti Cornell (area A)

  • E’ quella in cui vengono presi gli appunti veri e propri.

  • In alto, intesta il foglio con quelli che potremmo definire i dati anagrafici della lezione data, tema, relatore, etc).

  • Sotto ad essi, scrivi gli appunti veri e propri, utilizzando:

    • parole tue, aiuta a concettualizzare
    • liste con elenchi puntati e/o numerati: aiuta a dare ordine e gerarchia alle informazioni
    • Sintesi, come su twitter: aiuta a cogliere l’essenza
    • Abbreviazioni: come in un sms; aiuta a ponderare le parole;
    • Frecce e collegamenti, per evidenziare i rapporti logici
    • Disegni esplicativi: stimolano la parte visiva e creativa della corteccia cerebrale;
    • Commenticon note “emotive” (“Che schifo!” “Interessante!” “Bello!”): aiutano il processo di memorizzazione;
    • Caratteri: usando corsivo, grassetto, MAIUSCOLO, minuscolo, sottolineato etc.

2. Sezione di sinistra degli appunti Cornell (Area B)

E’ la sezione dedicata alle parole chiave, che devono essere:

  1. Poche: il meno possibile, anche perché lo spazio a disposizione è volutamente ridotto
  2. Sintetiche: cioè non frasi, ma singoli sostantivi/aggettivi
  3. Evocative: devono ricordare il contenuto della sezione di destra sia a livello concettuale che mnemonico

Sono proprio questo tipo di limiti, non facili da rispettare, a rendere efficace il Metodo Cornell.

3. Sezione inferiore degli appunti Cornell (Area C)

  • riassunto del contenuto delle pagina.
    • annotare domande, fare brevi considerazioni, appuntarsi promemoria, impressioni, collegamenti, o tutto ciò che si ritiene possa essere utile.
      • Per es. Quanto detto mi ricorda che …. Come mai capita X … Vai a rivedere il testo Z … etc.
      • An che questa parte può essere iniziata durante la lezione, ma viene per lo più svolta dopo.

Perché il metodo Cornell è efficace

L’efficacia del metodo Cornell si basa su due fatti principali:

  1. Durante la lezione, costringe all’ascolto attivo, e lo rende ancora più performante poiché dev’essere trasferito su carta, chiudendo così il loop cerebrale ascolto-rielaborazione-azione.
  • L’informazione che dev’essere acquisita compie in questa maniera un ciclo completo e diventa molto più stabile anche da un punto di vista mnemonico.
  1. Dopo la lezione, costringe a rielaborare il materiale in maniera analitica e sintetica, e permette poi il ripasso a tre livelli di dettaglio differenti:

    • quello dei riassunti (sezione inferiore),
    • quello delle parole chiave (sezione sinistra),
    • quello del totale degli appunti (sezione destra), con ciascun livello che può essere ripassato separatamente o insieme agli altri.

Non solo quindi si impara di più mentre si prendono gli appunti, ma si ha anche a disposizione uno strumento di studio/ripasso più strutturato e veloce.

Conclusioni sul Metodo Cornell

  • Molte persone, quando prendono appunti oppure scrivono schemi, sottolineano, fanno mappe, leggono un libro, commettendo un errore fondamentale: si mette tutto sullo stesso piano.

    • Ci si concentra cioè sulla quantità delle informazioni, cercando di non farsene sfuggire nessuna.
    • Purtroppo, però, l’ansia di non perdersi nulla, alla fine diventa solo un esercizio di trascrizione meccanico, per non dire inutile.
  • Il risultato, paradossale, è che dopo pochi minuti già non ci si ricorda quasi nulla di ciò che si è scritto, e gli appunti o schemi prendono l’aspetto di muri impenetrabili di parole.

  • Il giusto approccio, invece, è dedicarsi agli aspetti qualitativi, cominciando fin da subito a valutare, analizzare e soprattutto scegliere quello su cui vale la pena concentrarsi.

  • In questa maniera, grazie allo sforzo mentale che richiedono queste operazioni, il processo di apprendimento inizierà già da subito.

  • Quando ci si sforza a revisionare il materiale di studio secondo alcune regole precise, riesci ad aumentare:

    • la velocità con cui viene processato il materiale;
    • la memorizzazione;
    • la comprensione, come quando si rielabora il materiale di studio.
  • Al contrario, quando ci si comporta in maniera passiva, sperando che, a forza di ripeterlo, il materiale si trasferisca - come per osmsosi - al cervello, i risultati sono piuttosto deludenti, soprattutto per le materie tecnico-scientifiche.

anche quando si utilizza il metodo Cornell si possono perdere delle informazioni: se essa è davvero importante potrà essere integrata in un secondo momento poiché sarà presente in molte fonti: web, YouTube, libri di testo, etc.

  • Una volta invece che si investe del tempo nel prendere degli appunti dei quali non si ricorderà praticamente nulla: quel tempo è perso per sempre.
Pagina di riferimento del Metodo Cornell
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