2. Numeri razionali e numeri reali

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scadenza: 30 novembre 2021

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Capitolo 2 - Numeri razionali e numeri reali

“If I were not a physicist, I would probably be a musician. I often think in music. I live my daydreams in music. I see my life in terms of music.” ― Albert Einstein*

― Albert Einstein


Frazioni

  • Una frazione rappresenta il risultato di una divisione tra numeri interi.

esempio:

cake
Supponiamo di dover dividere 2 torte tra 6 bambini.

  • Sappiamo che negli insiemi N e Z la divisione 2:6 non si può eseguire, però possiamo tagliare ciascuna delle 2 torte in 6 fette uguali.

  • Risulteranno 12 fette che si potranno dividere tra i 6 bambini, ciascuno dei quali avrà 2 fette.

  • I numeri naturali e gli interi relativi non permettono di esprimere questa semplice soluzione del nostro problema.

  • In situazioni come questa si deve ricorrere alle frazioni o, per essere più precisi, ai numeri razionali.

  • In questo modo potremodire che a ogni bambino spetteranno 26 di torta, cioè 13 di torta.


1. Il concetto di frazione

definizione: una frazione è un’espressione del tipo ab

ab=numeratoredenominatore

  • a,b sono i termini della frazione ab
  • con aZ,bZ,b0
se b=0 il numero razionale ab non esiste in Q

I numeri a e b si chiamano termini della frazione; precisamente:

  • il numero a, che si trova al di sopra della linea di frazione, si chiama numeratore;
  • il numero b, al di sotto della linea di frazione, si chiama denominatore

frazioni proprie e improprie

  • Se il numeratore di una frazione è minore del denominatore si dice che la frazione è propria;
  • se invece il numeratore è maggiore o uguale al denominatore si parla di frazione impropria.

frazioni apparenti

  • Se il numeratore è multiplo del denominatore, la frazione rappresenta il risultato di una divisione che si può eseguire nell’insieme dei numeri interi, Z

  • Tali frazioni si dicono perciò apparenti. particolare, se il denominatore è uguale a 1, si usa scrivere il solo numeratore.


Le frazioni apparenti sono casi particolari di frazioni improprie.

2. Frazioni equivalenti

definizione: due frazioni ab e cd si dicono equivalenti se:

ad=bc

cioè se il prodotto tra il numeratore della prima frazione e il denominatore della seconda è uguale al prodotto tra il denominatore della prima e il numeratore della seconda

  • I due prodotti che si devono confrontare per stabilire se due frazioni sono equivalenti sono detti anche prodotti in croce

  • ad esempio: le frazioni 45 e 2430 sono equivalenti, infatti:

ad=bc430=245=120


SEGNO DI UNA FRAZIONE


3. Proprietà invariantiva

proprietà invariantiva delle frazioni

  • Moltiplicando o dividendo entrambi i termini di una frazione per uno stesso numero diverso da zero, si ottiene una frazione equivalente alla frazione data:

ab=acbc=a:cb:c

con a,b,cZ, e con b,c0


4. Riduzione ai minimi termini e semplificazione

definizione: frazione ridotta ai minimi termini

  • Una frazione si dice ridotta ai minimi termini o irriducibile se il MCD dei valori assoluti dei suoi termini è 1

In generale, per ridurre una frazione ai minimi termini si dividono sia il numeratore sia il denominatore per il MCD dei loro valori assoluti.

  • Di solito quando si semplifica una frazione si conviene di dividere i suoi termini per il loro MCD, in modo che la frazione equivalente che si ottiene sia ridotta ai minimi termini:

1230=12:630:6=25


5. Riduzione al minimo comune denominatore

  • Per ridurre due o più frazioni al minimo comune denominatore, si procede così:
  1. si riducono le frazioni ai minimi termini, se possibile;
  2. si calcola il mcm dei denominatori delle frazioni ridotte: esso è il minimo comune denominatore;
  3. si moltiplica il numeratore di ciascuna frazione ridotta per il quoziente tra il minimo comune denominatore e il corrispondente denominatore; si ottiene così il numeratore di ciascuna nuova frazione.
  • Il denominatore sarà il minimo comune denominatore prima trovato.

esempio:

  • Ridurre al minimo comune denominatore le seguenti frazioni:

715,620,1218



L’insieme dei numeri razionali

6. L’insieme dei numeri razionali


Si definisce numero razionale l’insieme di tutte le frazioni equivalenti a una data frazione.

Data una frazione, esistono infinite altre frazioni equivalenti

Ad esempio: 23=46=69=810=1015=

Segno di un numero razionale

Due frazioni equivalenti hanno lo stesso segno.

  • Quindi le frazioni, tutte equivalenti tra loro, il cui insieme costituisce un numero razionale, sono o tutte positive o tutte negative o tutte nulle.
    • Nel primo caso diremo che il numero razionale è positivo,
    • nel secondo caso diremo che è negativo;
    • nel terzo caso diremo che l’insieme delle frazioni nulle è il numero razionale 0.

Si possono estendere ai numeri razionali alcune definizioni già introdotte sui numeri interi.

  • Ad esempio, due numeri razionali si dicono concordi se hanno lo stesso segno, discordi se hanno segni diversi.

Opposto e valore assoluto di un numero razionale


DEFINIZIONE: OPPOSTO DI UN NUMERO RAZIONALE

  • Si dice opposto di un numero razionale a, e si indica con a, il numero razionale che si ottiene cambiando il segno di a

DEFINIZIONE: VALORE ASSOLUTO DI UN NUMERO RAZIONALE

  • Si dice valore assoluto o modulo di un numero razionale a, e si indica con |a|, il numero a stesso se a è positivo o nullo, il suo opposto a se a è negativo.
  • In simboli:

|a|={asea0asea<0

  • con aQ

7. Rappresentazione dei numeri razionali su una retta orientata

8. Confronto tra numeri razionali

  • Per confrontare due numeri razionali, occorre innanzitutto esprimerli come frazioni con lo stesso denominatore positivo;
  • si confrontano quindi i loro numeratori, considerando negativi i numeratori delle frazioni negative

esempio: confrontiamo i seguenti numeri razionali: 2512,209

  • calcoliamo il minimo comune denominatore:
  • m.c.m.(12;9)=36

esprimiamo quindi i due numeri razionali come frazioni con lo stesso denominatore 36 2512=253123=7536 209=20494=8036

  • Confrontiamo ora i rispettivi numeratori: 75<802512<209

esempio: confrontiamo i seguenti numeri razionali:

920,715;149,914

9. Proprietà dell’insieme dei numeri razionali

  • L’insieme dei numeri razionali gode delle seguenti proprietà:

    • L’insieme dei numeri razionali è infinito.
    • L’insieme dei numeri razionali non ha un elemento minimo.
    • L’insieme dei numeri razionali non ha un elemento massimo.
    • L’insieme Q è denso: tra due numeri razionali sono compresi infiniti numeri razionali.
Osserviamo che, rispetto alle proprietà degli insiemi dei numeri naturali e dei numeri interi, c’è un’importante differenza: i concetti di «precedente» e di «successivo», introdotti per gli insiemi discreti N e Z, non hanno senso nell’insieme denso Q.

analogico Vs digitale

denso
analogico
discreto
digitale

operazioni con i numeri razionali

Le operazioni, nell’insieme Q, godono delle stesse proprietà valide in N e in Z:

  • ad esempio, la proprietà commutativa dell’addizione e della moltiplicazione, la proprietà invariantiva della sottrazione e della divisione, e così via

10. addizione

DEFINIZIONE: SOMMA DI FRAZIONI

  • La somma di due frazioni con lo stesso denominatore positivo è la frazione che ha per denominatore lo stesso denominatore delle frazioni date e per numeratore la somma algebrica dei numeratori: ab+cb=a+cbb0

Quando le frazioni addende non hanno lo stesso denominatore, si sceglie come denominatore comune il minimo comune multiplo dei denominatori, dopo averle eventualmente ridotte ai minimi termini.

11. sottrazione

DEFINIZIONE: SOTTRAZIONE TRA FRAZIONI

  • La differenza di due frazioni è la somma della prima con l’opposta della seconda: abcd=ab+(cd)b,d0

Quando le frazioni addende non hanno lo stesso denominatore, si sceglie come denominatore comune il minimo comune multiplo dei denominatori, dopo averle eventualmente ridotte ai minimi termini.

12. addizione algebrica

  • Come abbiamo visto, una sottrazione tra numeri razionali si può ricondurre a un’addizione.
  • Possiamo perciò estendere ai numeri razionali il concetto di addizione algebrica, introdotto per i numeri interi relativi

13. moltiplicazione

DEFINIZIONE: PRODOTTO DI FRAZIONI

  • Il prodotto di due frazioni è la frazione che ha per numeratore il prodotto dei numeratori e per denominatore il prodotto dei denominatori:
abcd=acbdb,d0

con b,d0, e a,b,c,dZ

  • Il segno del prodotto è determinato dalla consueta regola dei segni, che si può estendere al caso di tre o più fattori

REGOLA

  • Per calcolare il prodotto di due o più frazioni, si può procedere così:
  1. si riducono ai minimi termini quelle frazioni che eventualmente non lo siano;
  2. si determina il segno del prodotto con la regola dei segni: se il numero delle frazioni negative è pari il prodotto è positivo, se è dispari il prodotto è negativo;
    • la frazione prodotto ha per segno il segno così determinato, per numeratore il prodotto dei numeratori e per denominatore il prodotto dei denominatori;
  3. se possibile, si semplifica il risultato riducendolo ai minimi termini.
  • Nella pratica è possibile, in molti casi, eseguire le semplificazioni in croce prima di calcolare il prodotto dei numeratori e quello dei denominatori.
  • In tal modo è possibile ottenere il risultato già ridotto ai minimi termini
  • Per moltiplicare un numero intero per una frazione si moltiplica il solo numeratore per quel numero intero:

npq=npq

DEFINIZIONE: numeri razionali reciproci

  • Il prodotto di due frazioni è la frazione che ha per numeratore il prodotto dei numeratori e per denominatore il prodotto dei denominatori:
ab=1

14. divisione

DEFINIZIONE: DIVISIONE DI FRAZIONI

  • Il quoziente di due numeri razionali, il secondo dei quali diverso da zero, è il prodotto del primo per il reciproco del secondo: ab:cd=abdcb,d0

con b0,c0,d0, e con a,b,c,dZ

Il segno del risultato di una divisione si determina, come al solito, con la regola dei segni

  • Anche in Q non è possibile dividere per 0;
  • nell’insieme Q dei numeri razionali sono possibili tutte le divisioni con divisore diverso da 0:
    • la divisione è un’operazione interna all’insieme Q dei numeri razionali diversi da zero.
  • Il quoziente di una divisione tra numeri interi può essere rappresentato da un numero razionale

potenze in Q

REGOLA

  • La potenza di una frazione è la frazione i cui termini sono le potenze dei termini della base.
    • Se la base ha segno +, anche la potenza ha segno +.
    • Se la base ha segno + e l’esponente è pari, la potenza ha segno +.
    • Se la base ha segno e l’esponente è dispari, la potenza ha segno .

15. Potenza con esponente naturale

definizione: POTENZA DI UN NUMERO RAZIONALE CON ESPONENTE NATURALE

  • La potenza che ha per base il numero razionale a e per esponente il numero naturale n si indica con an ed è uguale al prodotto di n fattori uguali ad a an=aaanfattori

16. Potenza con esponente intero negativo

definizione: POTENZA CON ESPONENTE INTERO NEGATIVO

  • La potenza che ha per base il numero razionale a0 e per esponente il numero intero negativo n è uguale al reciproco della potenza che ha per base a e per esponente il numero naturale n:

an=1ana0


Frazioni e numeri decimali

17. Numeri decimali e frazioni decimali

A tutti sono noti i numeri decimali, ossia quei numeri rappresentati mediante due successioni di cifre, separate da una virgola.

La successione di cifre a sinistra della virgola si chiama parte intera del numero, quella a destra della virgola si chiama parte frazionaria.

123,parteintera4567partefrazionaria

Per comprendere pienamente tale tipo di rappresentazione, detta rappresentazione decimale, è necessario introdurre il concetto di frazione decimale.

definizione: FRAZIONE DECIMALE

  • Si dice frazione decimale ogni frazione che ha per denominatore una potenza di 10 con esponente positivo.

18. Dalla frazione al numero decimale

DEFINIZIONE: NUMERO DECIMALE PERIODICO

Si dice che un numero decimale è periodico se le sue cifre decimali dopo la virgola si ripetono a gruppi a partire da una certa posizione.

  • Il gruppo di cifre che si ripetono si chiama periodo.
  • Se il periodo inizia subito dopo la virgola, la rappresentazione si dice periodica semplice;
  • se invece inizia in una posizione successiva, la rappresentazione si dice periodica mista e il gruppo di cifre che seguono la virgola e precedono il periodo si chiama antiperiodo.

19. Dal numero decimale finito alla frazione

REGOLA

  • Per determinare la frazione generatrice di un numero decimale finito, al numeratore si scrivono le cifre del numero, senza la virgola, e al denominatore si scrive 1 seguito da tanti zeri quante sono le cifre che seguono la virgola.

Si può anche ricordare in un altro modo:

  • al numeratore si scrivono le cifre del numero, senza la virgola, e al denominatore si scrive la potenza di 10 con esponente uguale al numero di cifre che compongono la parte frazionaria

20. Dal numero decimale periodico alla frazione

REGOLA: La frazione generatrice di un numero decimale periodico è la frazione che ha:

  • al numeratore la differenza tra il numero dato, scritto senza virgola, e il numero formato dalle cifre che precedono il periodo, anch’esso scritto senzavirgola;
  • al denominatore tanti 9 quante sono le cifre del periodo, seguiti da tanti zeri quante sono le eventuali cifre dell’antiperiodo.

Il periodo 9

0,9=909=11=0,9999

  • Giungiamo così a un apparente paradosso: il numero intero 1 è uguale a un numero decimale periodico, cioè a un numero decimale con infinite cifre dopo la virgola!

REGOLA

  • Un numero periodico con periodo 9 è uguale al numero decimale finito che si ottiene da quello dato eliminando il periodo 9 e aumentando di una unità l’ultima cifra che precede il periodo.

qualche esercizio

  • risolvere la seguente espressione con i numeri razionali: {[58(4+12)(7)2+(2)4+3471](623)41(1213):(5)1:[(32)2+(2)3]1097}19

  • trasformare le seguenti frazioni in numeri decimali finiti, periodici semplici o misti: 114=;1911=;376=;

  • determinare la frazione generatrice dei seguenti numeri decimali:

2,008=;0,0004=;2,3=;2,33=;5,367=


21. Notazione esponenziale e notazione scientifica

Notazione esponenziale

Notazione scientifica


22. Proporzioni

definizione: proporzione

Si definisce proporzione l'uguaglianza tra due rapporti:

a:b=c:dconb0,d0

proprietà delle proporzioni:

I quattro numeri che formano una proporzione si dicono termini della proporzione.

  • Il primo e il quarto termine si dicono estremi, il secondo e il terzo si dicono medi;
  • il primo e il terzo si dicono antecedenti, il secondo e il quarto si dicono conseguenti.

23. Percentuali

L’insieme dei numeri reali R

Calcolo approssimato


D!eg0 Fantinelli
D!eg0 Fantinelli
Teacher of Mathematics

My research interests include distributed robotics, mobile computing and programmable matter.